martedì 22 gennaio 2013

il mondo è come lo pensiamo (2)


Lo stesso fenomeno, filtrare le informazioni, accade nella comunicazione con gli altri: mettiamo di essere a una festa e di rimanere per breve tempo soli. Percepiamo il brusio di voci intorno a noi, ma non ne ascoltiamo nessuna in particolare. All'improvviso qualcuno pronuncia il nostro nome. Molto probabilmente lo riconosceremo subito in mezzo al mare di parole che ci circonda. Il fatto è che siamo "calibrati" per reagire a esso. anche il questo caso dipende dal fatto che vogliono e possiamo registrare solo una parte delle informazioni che ci arrivano e di conseguenza siamo condizionati dalla scelta fatta. 
L'esperienza dunque ci spinge ad avere aspettative rispetto al mondo che ci circonda e a confidare nel fatto che esse vengano soddisfatte in base all'esperienza stessa: "il mondo è come lo pensiamo". è una consapevolezza fondamentale.
Uno studio ha dimostrato che tale fenomeno può avere addirittura conseguenze di tipo fisico. Le nostre aspettative influiscono in misura preponderante perfino sul nostro modo di percepire gli altri. Se ci presentano qualcuno come persona importate e di successo, costui susciterà in noi reazioni diverse rispetto a chi ci viene presentato senza commenti.  Inconsapevolmente facciamo in modo che l'immagine della persona esaminata si adatta subito al nostro schema mentale. Anche questo fenomeno è stato dimostrato da studi scientifici. Bastano minimi segnali di mimica o gestualità dell'interlocutore per indurci a modificare il nostro comportamento. 
Indipendentemente  da quello che supponiamo, dunque, troveremo sempre conferma alle nostre supposizioni.
La cultura, le esperienze, i sensi e le aspettative rendono il mondo unico per ciascuno di noi e quindi diverso da quello di un altra persona. Le aspettative, tuttavia, possono anche ingannarci, ad esempio quando l'ambiente che ci circonda è cambiato contrariamente alla nostra esperienza, oppure quando sbagliate in partenza.
Conclusione: siamo talmente legati ai vecchi modelli cognitivi a causa delle nostre abitudini ed esperienze, da non riuscire a staccarcene. è possibile, ma non facile, vedere le cose per ciò che sono veramente, e non per ciò che noi vogliamo che siano.



la prossima volta: la prima impressione.                                                        Naomi Foresti



2 commenti:

  1. Grazie Naomi per questo articolo. Quindi, nel mio caso, per esempio: se voglio perdere peso basta che pensi che questo sia possibile e fare di tutto finché non ci riesco, vero ?

    Ti ringrazio per averci chiarite parecchie cose!

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  2. beh ovvio che per perdere peso bisogna fare esercizio fisico e crederci fermamente, non solo illudersi di credere in qualcosa quando invece ci rendiamo conto che non è così... spero di essermi chiarita in qualche modo. :)

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